1. Introduzione: un breve quadro storico e politico per l’attualità
Il Nepal, incastonato tra le grandi alture tra Cina e Tibet a Nord, e l’India a Sud, è da lungo tempo interessato da tensioni politiche interne che derivano da conflitti di natura etnica, dalla frammentazione partitica, da disuguaglianze sociali ed economiche, e da un governance debole, spesso accusata di corruzione e lassismo. Dopo secoli di monarchia, nel 2008 il Nepal divenne repubblica federale, ma il passaggio non fece scomparire le crisi latenti: fluttuazioni di governo, proteste frequenti, scandali e richieste popolari di trasparenza si sono intrecciate negli ultimi vent’anni con dinamiche internazionali complesse, tra il rapporto con l’India, la Cina, una sorta di diaspora popolare, un turismo complesso nella gestione e la annosa questione dei rifugiati dal Tibet.

Il Nepal e i suoi confini[1]
1.1 La vicina attualità: proteste, disordini e rischi per i viaggiatori
In tempi assai recenti è emersa una nuova ondata di disordini nella capitale Kathmandu e in alcune aree urbanizzate del Nepal, innescata da proteste antigovernative e dall’allargamento di malcontenti contro la corruzione percepita, restrizioni sociali, come il blocco forzato di alcuni social media, e richieste da parte delle giovani generazioni in merito all’ottenimento di un impianto concreto di riforme sociali e politiche.
2. Il caso dell’Hilton di Kathmandu: un hotel di lusso a fuoco
Tra i siti simbolici coinvolti nelle proteste e disordini vi è stato l’Hotel Hilton Kathmandu, albergo a 5 stelle inaugurato nel 2024, considerata la struttura di ricezione più lussuosa della città, anche per la vicinanza ad aree strategiche. Durante i recenti scontri l’Hilton è stato preso di mira e in gran parte distrutto da incendi dolosi. Ciò rappresenta non solo un danno economico con risvolti turistici, ma ha un valore simbolico forte. Un hotel di livello internazionale è diventato bersaglio in quanto percepito come legato a élite politiche – con target di avventori afferenti al mondo politico, di potere ed economico- rappresentanti potere, progresso e globalizzazione, in una situazione tesa in cui la protesta chiede a gran voce esattamente un cambiamento e un sovvertimento istituzionale.
3. La famiglia italiana in Nepal: un esempio di un rischio reale in viaggio
Poco dopo lo scoppio delle violenze, la vicenda della famiglia italiana di Parma – padre, figlia e nonni – in missione solidale in Nepal, è emersa come esempio di come il rischio operativo possano diventare questione di vita o di morte.
I punti salienti della vicenda, essenziali per poi strutturare un piano di risk management specifico, sono quindi:
- La famiglia era in Nepal per una missione solidale, nel dettaglio per assistere una scuola di orfani tibetani;
- Alloggiavano all’Hyatt Regency Hotel quando la rivolta raggiunse il momento apicale nella zona, con conseguenze associate in tafferugli, chiusura dell’aeroporto locale, fuoco all’interno dell’hotel;
- La famiglia è stata costretta a proteggersi in maniera pronta ma improvvisata, isolandosi dal pericolo del fumo e dell’ingendio, fino all’aiuto di alcuni cittadini nepalesi;
- Durante l’incendio e conseguente fuga dalla struttura, la famiglia ha riportato lesioni di vario tipo;
- Successivamente, hanno saputo che la loro assicurazione in viaggio non copriva eventi di natura socio/politica e disordini interni.
Questo evento in un contesto specifico nell’ambito di servizi volti alla sicurezza in viaggio e al Security Hotels di riflesso, dimostra che esiste un rapporto diretto e consequenziali tra misure di sicurezza personali, con le scelte fatte dall’albergo e autorità locali, e tra il supporto diplomatico e consolare.
4. Duty of care, hotel security e travel security: principi di base e linee guida operative
Alla luce di questi eventi recenti, per chi opera in contesti instabili come il Nepal diviene cruciale attuare una policy robusta di Travel Risk Management, che implica:
Valutazione preventiva e proattiva del rischio: analisi consequenzialmente geopolitica, storico delle proteste e delle condizioni politiche e sociali, potenziale per disordini civili, incendi, attacchi a strutture pubbliche o semipubbliche, come alberghi ad esempio;
Scelta dell’alloggio ragionata, verificando che l’hotel abbia standard di sicurezza adeguati: vie di fuga, uscite di emergenza, strutture progettate per resistenza ai rischi (sismici e incendi), sistemi antifumo, estintori, porte tagliafuoco e dispositivi affini in loco. Inoltre, è necessario assicurarsi che la struttura abbia un piano di emergenza e protocollo conosciuto a personale e ospiti. Verificare la vicinanza a luoghi sicuri, infrastrutture affidabili e di certo funzionamento (come ospedali e ambasciate), accesso stradale e affini risulta essere di grande importanza. Riguardo la struttura, inoltre, è essenziale sussiste la capacità dell’hotel di comunicare tempestivamente in caso di crisi, mediante alert, allarmi interni, personale multilingue e canali di comunicazione.
Pianificazione di viaggio e comunicazione, che deve includere la registrazione presso il consolato/ambasciata del proprio paese di cittadinanza, o al sito dovesiamonelmondo.it. Tenere costantemente informata la famiglia o l’istituzione di appartenenza, come l’azienda, ONG, riguardo l’itinerario aggiornato, hotel e numeri relativi di emergenza deve essere prioritario.
Infine, nella pianificazione è necessario controllare aggiornamenti locali su sicurezza, come media, fonti governative, rapporti di intelligence e travel advisory internazionali. In questo Kriptia monitora costantemente paesi, rischi e notizie emergenziali e offre servizi specifici nel trattamento dei rischi in viaggio e protocolli comportamentali e di sicurezza.
Procedure di evacuazione e contingenza sono quindi necessarie, nel limite del controllabile e anticipabile, per avere quantomeno una pronta reazione in caso di emergenza.
Ulteriormente, il caso della famiglia parmense ha fatto emergere come sia assolutamente necessario verificare anticipatamente la propria copertura assicurativa, o integrarla in caso contrario, evitando come nel caso citato, che l’assicurazione non copra rischi politici.
5. Conclusioni: i servizi di Kriptia, security e hotels
Gli eventi in Nepal, in diversi varianti e prospettive, hanno recentemente dimostrato come, in un contesto geopolitico fragile e segnato da disordini interni, la sicurezza dei viaggiatori non possa mai essere data per scontata. Neppure strutture ricettive di alto livello garantiscono, come visto, immunità da vari pericoli e rischi. Esse possono di conseguenza diventare obiettivi simbolici di contestazioni o luoghi in cui misure di reazione, come quelle antincendio ed evacuazione, si rivelano pericolosamente inadeguate. Allo stesso modo, la vicenda della famiglia italiana evidenzia che l’improvvisazione, la mancanza di coperture assicurative adeguate e l’assenza di protocolli di emergenza mettono seriamente a rischio vite umane.
Per questo motivo, Kriptia propone il suo metodo operativo basato su tre pilastri essenziali:
- Travel security advisory mediante analisi predittiva e preventiva dei rischi, con valutazioni aggiornate, consulenze personalizzate;
- Hotel Security, con audit dedicati alla sicurezza delle strutture ricettive, con focalizzazione su impianti antincendio, vie di fuga, standard costruttivi, procedure interne nel trattamento della crisi;
- Duty care solutions, mediante il supporto costante con aziende, università, enti e organizzazioni specifiche nell’adempiere all’obbligo morale e legale nella tutela dei propri operatori o viaggiatori, fornendo quindi checklist essenziali, formazione e servizi di monitoraggio continuo.
In un mondo in cui le minacce alla sicurezza sono sempre più asimmetriche e improvvise, Kriptia si propone con i suoi specialisti, come partner strategico per ridurre vulnerabilità e garantire che i viaggiatori possano contare su una rete di protezione concreta, operativa e adattata al contesto. La sicurezza in viaggio non deve mai essere opzionale, ma rappresentare altresì un investimento.
Fonti consultate:
https://it.euronews.com/2025/09/10/nepal-lesercito-impone-il-coprifuoco-dopo-le-rivolte-dei-giovani
https://tg.la7.it/esteri/proteste-nepal-kathmandu-incendio-hotel-hilton-10-09-2025-243986
https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/nepal-rivolta-famiglia-italiani-salva_103326999-202502k.shtml
https://www.ispionline.it/sites/default/files/pubblicazioni/Garzilli.pdf
https://www.limesonline.com/rivista/nepal-l-agonia-dell-ancien-regime-14610718
[1] Fonte immagine: https://www.treccani.it/enciclopedia/nepal_res-116b900d-00a2-11e2-b986-d5ce3506d72e_%28Atlante-Geopolitico%29/